Bit Logic
Nati quasi trent’anni fa, i Bottle Rockets hanno contribuito a dare forma a un genere oggi in auge: quell roots rock del Midwest provinciale e di ceto medio che è in parte poesia ruvida e in parte rock ‘n’ roll. “Bit Logic” è in questo senso un album un po’ diverso per la band di St. Louis, perché la riavvicina alle sue influenze di Americana, country rock e country folk.
L’album è segnato da uno spirito di autocoscienza, di sfida a se stessi e di consapevolezza sociale nel mondo di oggi. Registrato a St. Louis e prodotto dal collaboratore di lunga data Eric “Roscoe” Ambel (The Del-Lords, Steve Earle), è il tredicesimo della band e li riporta a una scrittura più collettiva che in passato, con ben quattro brani dalla paternità condivisa. In un certo senso, ricorda tempi in cui si potevano ascoltare Merle Haggard e i Grateful Dead sulla stessa stazione radio. Un disco con testi in puro stile Prine e una musica alla Waylon e Reed, in cui i Bottle Rockets si rinnovano senza perdere la propria identità.