LUIGI CAPOTORTI - Misere, Ore Volubili, La Solitudine
Prodotto dall’etichetta salentina Dodicilune, nella collana Confini, in collaborazione con l’Associazione Luigi Capotorti e la Fondazione Pugliesi per la Musica, presentiamo l’album che è il frutto della ricerca condotta da Nicola Petruzzella sulle opere di Luigi Capotorti (1767 – 1842), violinista e compositore molfettese esponente della scuola napoletana. Affiancato dai soprani Barbara Massaro e Anna Cimmarrusti e dal pianista Vito della Valle di Pompei, dopo circa duecento anni di oblio, il tenore e direttore artistico del Festival ripropone il Miserere (“Da te mio Dio”, “Sol contra te peccai”, “Ti fui caro allora”, “Non rivolgere il guardo”, “No, no scacciarmi”, “Farò palesi a cuori iniqui”, “Se i sacrifizi”, “Volgi a Sion lo sguardo” e “Allora si che gradirai”) e le due arie da camera Ore volubili e La solitudine con liriche di Giuseppe Saverio Poli (1746 – 1825). Fisico e naturalista al tempo di Ferdinando I di Borbone, lo scienziato e accademico molfettese non disdegnò negli ultimi due decenni della sua vita di accostarsi alla poesia.