MICHELE POLGA - Doors
Il titolo suggerisce l’idea di porte che si aprono verso nuovi orizzonti sonori e invitano l’ascoltatore a intraprendere un viaggio attraverso composizioni (tutte originali tranne "Along Came Betty") e interpretazioni ricche di sfumature.
Si spazia da momenti di energia intensa a passaggi più lirici, a testimonianza di una versatilità e di una coesione abbastanza inconsueta, a mio avviso, alle nostre latitudini. CD
------
"Doors" contiene tutti gli elementi di un disco jazz moderno: conoscenza della tradizione, desiderio di esplorare, fratellanza, affiatamento e un sacrosanto e condivisibile desiderio di prendere le distanze da quell'abitudine tutta italiana di aggrapparsi a uno sperimentalismo sorpassato e obsoleto. E i membri di questo quartetto, con il loro modo di suonare, lo testimoniano. Ci sono due tipi di musicisti: quelli che parlano e si promuovono e quelli che suonano. Questi suonano.
- Nicola Gaeta-
Dalle liner notes