“Atrium” riunisce il clarinettista-compositore francese Julien Stella, del duo NoSax NoClar (con il fiatista Bastien Weeger) e del quartetto Groove Catcher (anche questo con Weeger), con la violista da gamba francese di formazione classica Marie-Suzanne de Loye e la violoncellista Lina Belaïd. Per il trio da camera si tratta del debutto su disco, esordio anche di Stella come bandleader. Per l’occasione Stella ha composto nove brani e ne ha riarrangiati due tradizionali, riprendendo l'antico concetto di atrio come cortile o sala centrale di un edificio, luogo di accoglienza degli ospiti e di esposizione delle effigi degli antenati.
Sono brani sfumati, quasi narrativi, che esplorano i corrispondenti timbri vibranti del clarinetto e del clarinetto basso di Stella, eterei e folk, e degli strumenti ad arco dal suono scuro e legnoso di de Loye e Belaïd; tutti e tre i musicisti inoltre usano spesso gli strumenti per produrre suoni percussivi. "Atrium" di Stella offre un viaggio musicale intimo, che sfida i confini e i generi, intriso di colori e immagini senza tempo occidentali e orientali, popolato di danze e rituali esotici. Nei vasti territori musicali mappati dal trio, un brano prende il nome dal biblico Monte Sinai, uno è dedicato al leggendario suonatore di duduk e compositore armeno Djivan Gasparyan e un altro all'ensemble di percussioni sudafricano Amampondo.
