TITI ROBIN QUATUOR – Le Sable et l'Écoume
Polistrumentista, compositore, improvvisatore e poeta, Titi Robin suona la chitarra, il bouzouki e l’oud ed è l’unico autore dei suoi numerosi progetti, che fondono regolarmente letteratura e musica. Registra il suo repertorio in Europa, ma anche in India, Turchia e Marocco. La sua musica, dalle influenze europee, gitane e orientali, fa il giro del mondo e affascina per la sua originalità e per la ricerca di un’armonia tra culture di orizzonti diversi. Il suo stile si è formato in particolare attraverso l’ammirazione per il cantaor di flamenco Camarón de la Isla e per il maestro iracheno dell’oud Munir Bachir. Titi Robin ha suonato in tutto il mondo, collaborando regolarmente con artisti come la danzatrice indiana del Rajasthan Gulabi Sapera o il qawwal di Lahore Faiz Ali Faiz.
Il suo nuovo album si intitola “Le Sable et l’Écume” e raccoglie un repertorio che ruota attorno al termine “condivisione”. In una sua poesia, nata in reazione agli shock culturali che colpiscono il mondo mediterraneo e che ben rispecchia lo spirito dell’album, Robin scrive: “I granelli di sabbia e la schiuma hanno disegnato sulla sua pelle tenera la mappa di un mondo in fiamme”.
Per questo album di composizioni inedite in cui la tradizione è però sempre presente, Robin ha voluto una nuova formazione strumentale di solisti: sassofono tenore, clarinetto, corno inglese, contrabbasso, percussioni. “L'incontro musicale che costituisce questo quartetto punta, per me, a una forma di ideale abbandono fiducioso tra solisti che, per i loro percorsi e approcci estetici al discorso improvvisato, si sono formati in un vasto mondo creativo contemporaneo che include amorevolmente le modernità dell'universo mediterraneo, dell’Europa dell’Est e delle ricche scuole del Sud del mondo che ci hanno visto crescere. Questa maturità estetica nutre gli scambi e l'invenzione, l’introspezione, la condivisione e i timbri strumentali incarnati, attraverso le culture modali e le poliritmie che sono il nostro linguaggio. Sono felice di invitare a questo appuntamento musicale la vibrazione virtuosa delle pelli percosse da Zé Luis Nascimento, il calore generoso e il suono legnoso del bel contrabbasso di Chris Jennings, e la sofistificazione senza limiti dei fiati del sottile strumentista Renaud-Gabriel Pion. I nostri mondi e le nostre vite, i nostri sogni e le nostre lotte: c'è così tanto da dire che solo una musica libera e radicale può esprimerlo.”
Genere: Jazz, World music
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