“La Debacle de las Divas” è il secondo lavoro del gruppo argentino Blanco Teta ed esplora sonorità rock e black metal, affiancate a suoni no wave e anni ’80. Più che di un semplice album, si tratta di un vero e proprio manifesto, un'esplorazione feroce, ironica e sentita dell'ossessione del capitalismo per la giovinezza e la novità. Ci troviamo nello strano spazio tra il crescere e l'invecchiare, tra l'essere al culmine e l'essere scartati, tra gli infiniti micro-trend e la pressione a reinventarsi costantemente.
A livello sonoro, l'album si muove tra canzoni pop e rumore corrosivo, no wave ed elettronica fai da te, e tra sonorità folli e inclassificabili. Gli artisti che hanno ispirato il disco sono tanto iconici quanto potenti, come Courtney Love, Show Me the Body, Lydia Lunch, Sonic Youth, The Slits, Pixies, Los Brujos, The Fall, band post-hardcore e la new wave anni ’80.
A differenza del passato, “La Debacle de las Divas” è stato registrato dal vivo, immortalando direttamente su nastro un'energia cruda e collettiva. Nessuna sovraincisione, nessun editing, solo un onesto caos di corpi, cavi e feedback acustico. Suona esattamente come il suo processo di registrazione: urgente, imperfetto e vivo. Scritto tra lavori precari e autobus notturni, è il suono della sopravvivenza, della satira e del wi-fi rubato.
